Cari lettori,
come sapete non ci piace, per indole, occuparci di tematiche che non riguardino strettamente il nostro settore, ciononostante quello che sta succedendo in Italia e nel mondo a causa del tristemente noto Covid-19, meglio conosciuto come Coronavirus, non può essere ignorato, tantomeno in un settore che risente più di altri della recente escalation di restrizioni attuate dal nostro Governo.
Abbiamo deciso di non trattare la questione Covid-19 da un punto di vista sanitario perché riteniamo che sia necessario un ridimensionamento delle modalità con cui questa crisi viene gestita dai media che, con titoli spesso roboanti e sensazionalistici, hanno contribuito certamente a generare disorientamento e talvolta panico.
L’accorato appello è ancora una vota quello di informarsi attraverso fonti certe ed autorevoli come per esempio Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), Oms, ISS (Istituto Superiore di Sanità) e Ministero della Salute che diramano su base quasi quotidiana comunicati ufficiali.
Venendo al nostro amato settore, l’obbligo di rispettare i divieti sull’organizzazione eventi pubblici prima e la chiusura di intere regioni in Italia poi (comprese scuole, asili e presto chissà cos’altro) hanno evidentemente avuto un fortissimo impatto sulla popolazione e, in seconda battuta, sul nostro operato che, inutile ricordarlo, proprio di spostamenti, “intrattenimento” ed aggregazione vive.
Prima di qualsiasi altra divagazione e riflessione sul tema – che affideremo ad articoli successivi – vorremo però fissare alcuni concetti, di filosofia spiccia forse, ma che dal nostro punto di vista è bene fin da subito tenere saldi nella mente.
Le persone, gli individui e l’umanità stessa non potranno mai fare a meno dell’arte, della musica e dei momenti di aggregazione quindi, nonostante tutto, fin che ci sarà un microfono, una luce e la voglia di stare insieme il nostro settore vivrà ancora a lungo…
Queste sono parole che ho ascoltato da un caro amico che ci ha lasciato da un qualche tempo e che, nei momenti difficili, mi hanno sempre dato la forza e la tenacia di andare avanti.
L’invito è quello di stare il più possibile sereni, tenere duro e mai come in questo momento rimanere coesi e confrontarsi con amici e colleghi.
Può essere anche un buon momento per trovare il tempo per tutte quelle cose e quelle attività che, per ragioni riverse, passano sempre in secondo piano nella frenesia del lavoro giornaliero. Sappiamo bene dei disagi anche logistici, ma siamo altrettanto certi che un popolo “nomade” come il nostro non soffrirà poi così tanto della mancanza di un ufficio con la pianta di ficus, una scrivania e una sedia comoda da mettere sotto il sedere.
Crediamo altresì che le aziende debbano continuare ad essere presenti, vicini alla clientela e con i piedi ben saldi al terreno, guai abbassare la guardia o peggio rimanere nell’ombra. La tecnologa ad oggi offre per fortuna diversi mezzi per comunicare e farsi vedere dal pubblico ed anche un magazine come il nostro può servire a tale scopo.
Dal canto nostro, come magazine di riferimento del settore, cercheremo di rendere un servizio utile e il più professionale possibile. Abbiamo pensato che in una situazione come questa ascoltare pareri diversi e confrontarsi in merito al mercato ed alle migliori strategie per contrastare questo stop forzato, possa essere utile a tutti. Networking insomma. Usciremo molto presto con una serie di articoli ed di interviste così da ascoltare dalle voce delle persone che operano nei vari rami del professional entertainment come credono sia bene muoversi, quali strategie possano aiutare ed in generale come affrontare questo momento difficile.
Una cosa è certa, e la storia insegna che le grandi crisi economiche fanno selezione, guarda caso né più né meno di quello che “naturalmente” fa un virus. Sarà forse una visione spietata e meccanicistica per qualcuno, ma a ben vedere il concetto di fondo è che mai come oggi è fondamentale mantenere un’alta dose di tenacia e perseveranza. Idee e confronto sono quanto mai importanti… chi si ferma è perduto!
Sperando infine che nella attenzioni di chi sta al potere almeno questa volta ci sia uno sguardo anche al nostro settore…
Aldo Chiappini
Editor-In-Chief
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