Siamo appena tornati da una Rimini che, nonostante le avverse previsioni meteo, ci accolto con un clima mite e con la solita proverbiale ospitalità della riviera.
MIR chiude i cancelli e in auto, sulla strada di casa, sono tanti i pensieri e le sensazione positive nella testa.
Nell’inquadrare l’edizione 2023 bisogna necessariamente partire da quello che, gioco forza, viene considerato l’anno zero, il 2022, l’anno seguente al periodo più buio della storia del nostro settore. L’edizione passata andò bene complice una condivisa voglia di “tornare” da parte di alcune coraggiose aziende e grazie alla risposta del pubblico che si mostrò interessato e partecipe.
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Nonostante le incognite e le difficoltà (anche economiche) di un anno fa, per il 2023 Andrea Ramberti, Romina Magnani e un team di persone tutto sommato ristretto, hanno deciso di riprovarci mettendo in piedi un’edizione solida e concreta sulla base di alcune convinzioni e di alcuni format che, a questo punto, possono essere considerati veri e propri capisaldi di MIR.
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Contest PA Live You Play
In primis Live You Play, una modalità di far fruire ed apprezzare le tecnologie del settore che non ha eguali nel mondo! Quest’anno oltre al padiglione dedicato al Sound Reinforcement ed al Lighting un nuovo era dedicato al mixer contest, un format che, almeno organizzato in maniera così professionale e democratica, non si era mai visto prima d’ora in 25 anni di fiere in giro per il mondo.
Si è poi insistito sul versante nuove tecnologie puntando ancora una volta sull’audio immersivo che ha attirato, almeno a nostre sensazioni, ancora più persone che lo scorso anno.
Anche la parte espositiva si è arricchita di nuove aziende, alcune delle quali hanno optato per soluzioni innovative e molto coraggiose che potrebbero essere altrettanto interessanti nel prossimo futuro: una specie di fiera nella fiera, ma ne riparleremo nei prossimi articoli…
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L’audio immersivo di Yamaha e Nexo
In questo scenario, tutto sommato rinfrancante e in un momento in cui il mercato internazionale ed italiano confermano un trend positivo di crescita (forte crescita…), aver appurato che alcune aziende leader ancora esprimono “cautela” o peggio rinuncia perché “non ci sono i budget” ci fa onestamente un po’ riflettere.
Mai ci permetteremo di fare i conti in tasca a nessuno però la nostra riflessione è pragmatica e piuttosto semplice: aspettare cosa?
Negli ultimi anni in Europa si è delineato uno scenario fieristico nel quale c’è un grande appuntamento internazionale che gode – ad oggi – di grande attrattiva (ISE a Barcellona) ed una serie di fiere nazionali più o meno estese e importanti, MIR è sicuramente tra le più interessanti e di fatto l’unica fiera italiana.
Pur non essendo il nostro un mercato enorme (non certo paragonabile a Germania, UK e in parte Francia) ha comunque buoni numeri e pullula di player e realtà di prim’ordine: una platea fatta di professionisti, service, installatori, rental che meritano una fiera nazionale e soprattutto meritano attenzione.
Soprattutto dal momento che MIR non solo ha confermato gli ottimi presupposti dello scorso anno, ma ha dimostrato di poter far numeri interessanti ed attrarre pubblico di qualità.
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Le buone notizie non finiscono, perché raccogliendo un po’ di feedback dal campo, confermiamo che il nostro business per il secondo anno di fila da segnali molto interessanti. Da una parte i problemi relativi all’approvvigionamento dei prodotti persistono – non con le difficoltà dello scorso anno – ma dall’altra gli ordini arrivano copiosi e riguardano un po’ tutti i comparti.
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La Avolites impiegata per i tour dei Pink Floyd nello stand di Audio Effetti
Cosa si può migliorare? Oggi non è giornata di consigli perché le “lamentele” ascoltate in fiera (pochissime per la verità) fanno comunque parte del gioco. E’ piuttosto importante una vera e propria presa di coscienza, la certezza che ci siamo, che il settore è vivo, frizzante, pieno di entusiasmo e di idee e che la fiera italiana può rappresentare un appuntamento irrinunciabile per il mercato interno e, perché no, attirare qualche visitatore dall’estero.
Il successo di MIR passerà inesorabilmente per il sostegno e la partecipazione delle aziende anche perché il pubblico, per il secondo anno di fila, ha dimostrato di voler partecipare, un pubblico che, soprattutto il secondo giorno, ci è sembrato molto attento e di alto livello.
Che poi ci piacerebbe per le prossime edizioni vedere più spazio dedicato al mondo teatrale, al broadcast, all’integrazione ed al digital signage, beh, quella è un’altra storia, di cui ci si sarà modo di ragionare a bocce ferme tra qualche settimana.
Aldo Chiappini
ZioGiorgio Team
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