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Channel: Aldo Chiappini, Author at ZioGiorgio.it
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Business Insider: PRASE Acquisition

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Con questa nuova rubrica vogliamo rendere un ulteriore servizio ai nostri lettori, per una volta concentrandoci su argomenti più legati al “mercato”, alle tendenze, ai numeri ed ai “flussi di denaro”, piuttosto che concentrarci sulla mera tecnologia, argomento quest’ultimo che ricopre – e ci mancherebbe altro – la fetta più importante del nostro lavoro editoriale.
In un mondo in continua evoluzione e in cui scenari e mercati affini convergono sempre più spesso, crediamo sia essenziale raccontare anche storie di successo, di uomini lungimiranti, di intuizioni e strategie che hanno decretato il successo di progetti ed aziende.
Un modo per conoscere anche le “cifre” che gravitano intorno al settore, per provare a capire ed interpretare per quanto possibile il presente e l’immediato futuro. Sia chiaro però fin da subito che “business insider” non vuole essere una pretenziosa rubrica di economia, né macro, né micro, ma piuttosto un luogo dove condividere riflessioni, dati e testimonianze di persone che, in un modo o nell’altro, hanno avuto o hanno tutt’ora un ruolo importante nel settore.

Il 1 Febbraio Prase Media Technologies ha annunciato al settore l’accordo che ha decretato l’ingresso dell’azienda nel gruppo Midwich, una notizia che ha fatto ovviamente molto discutere, soprattutto nei giorni successivi in cui molti degli addetti del settore partecipavano all’edizione 2019 di ISE ad Amsterdam. Ecco che, accelerando un po’ i tempi sul programma, abbiamo pensato di dedicare proprio all’accordo Prase – Midwich il primo appuntamento della nuova rubrica!

Ad ISE abbiamo incontrato Ennio Prase al quale abbiamo posto alcune semplici domande. Ecco cosa ci ha raccontato.

Aldo Chiappini: Ennio, una notizia che ha fatto certamente un gran vociferare. C’è un comunicato ufficiale ma ci farebbe piacere sapere qualche cosa di più. Da dove partiamo?

Ennio Prase: partiamo dal presupposto che i Fratelli Prase, non erano alla ricerca di un partner che li acquisisse, ma bensì di una partnership internazionale che permettesse un’espansione anche al di fuori dell’Italia. Questa operazione è stato il frutto di un avvicinamento nel tempo e di una mera strategia di numeri. La differenza rispetto a molte delle operazioni che si vedono nel settore, è che lo stake azionario di Midwich è per la maggioranza in mano ai manager della stessa, ossia alle persone che quotidianamente lavorano in azienda, coloro che, per dirla semplicemente, vivono in prima persona il nostro settore. Midwich è entrata in Prase acquistando l’80% delle quote, ma nei prossimi anni queste quote potranno essere anche al 100%, in base alle strategie del gruppo, ma non è questo il punto. La prima cosa da chiarire infatti è che, indipendentemente da chi avrà il controllo dell’azienda nei prossimi anni, Prase rimane sempre guidata di fatto da Ennio ed Alberto e soprattutto rimarrà inalterato il team tecnico visto che, da sempre, teniamo in massima considerazione il valore rappresentato dalle persone.

AC: ma chi è Midwich?

Ennio Prase: tante cose. La prima è una realtà perfettamente affine con lo spirito e le milestones di Prase; non a caso il loro slogan commerciale è “our expertise is your advatage”, che, come noterai, converge esattamente con il nostro messaggio di valore aggiunto che Prase consegna al mercato da un quarto di secolo. Altro elemento di rilievo, è che, alle figures del 2018 – i dati ufficiali arriveranno tra qualche mese – Midwich si attesta ad essere come il più grosso gruppo al mondo di distribuzione AV Pro. Da non confondersi chiaramente con le distribuzioni che annoverano ain catalogo brand classificati come IT.

AC: come è avvenuto l’avvicinamento e come si è poi conclusa l’operazione?

Ennio Prase: un piano di sviluppo in Prase era già partito nel 2014, aspettavamo solo di identificare il partner giusto. Conoscevamo già da tempo il mondo Midwich, avendo già collaborato in precedenza con alcune persone chiave ora parte del gruppo. La velocità con cui si è arrivati all’accordo ha sorpreso anche noi, sebbene una volta palesato l’interesse, la chiusura dell’operazione abbia richiesto quasi un lungo periodo di “affinamento”. Il tempo necessario per comprenderci a vicenda e capire la formula giusta per unire la cultura, i progetti e le visioni delle due realtà.

AC: cosa succederà quindi nel prossimo futuro?

Ennio Prase: tutto e niente! Nel senso che come ti spiegavo prima è politica di Midwich (mi devo abituare a dire “noi”, Ennio sorride, ndr) lasciare il core management assolutamente in place. Siccome un distributore di fatto non costruisce nulla, a maggior ragione gli assets sono rappresentati dalle persone e le persone chiave vanno assolutamente lasciate dove sono. Anzi, ci sarà sicuramente bisogno di più personale in Prase già dal prossimo futuro, ed in questo senso stiamo già ricercando figure specializzate che arricchiscano l’organico.
Cambiamenti? Beh, certamente avere alle spalle un gruppo così importante aiuterà sotto molti punti di vista, ma ancora una volta sarà l’interazione delle persone, lo scambio di conoscenze ed informazioni a fare la vera differenza.

AC: su quali settori specifici sarà concentrata maggiore attenzione?

Ennio Prase: Prase: avremo modo di confrontarci con i colleghi inglesi in maniera più approfondita nei prossimi mesi. Di certo quello che può apportare Prase – ed in questo senso metto sul piatto anche la mia esperienza diretta – è la grande cultura nel comparto Audio che, per contro, è storicamente meno rappresentato in Midwich. Un settore forse con minori margini di crescita rispetto ad altri, ma che ha sempre una marginalità interessante…

AC: dove e come Prase potrà risultare più performante dopo questa operazione?

Ennio Prase: Midwich è una realtà veramente forte sotto l’aspetto dell’efficientamento gestionale delle aziende, stock, cash flow e quant’altro. Non che Prase già non fosse preparata, ma di certo hanno strategie e metodologie decisamente funzionali.

AC: per voi fratelli, cambierà qualche cosa? Continuerete nel vostro lavoro giornaliero?

Ennio Prase: certamente! A parte le “sigle” con una nomenclatura leggermente diversa, di fatto, non cambierà assolutamente nulla anche in questo senso. Non avremo mai accettato condizioni diverse, sarebbe stato troppo impattante, anche nei confronti di tutte quelle realtà e quelle aziende che, da ormai tempo immemore, hanno rapporti diretti con noi. Io sarò anche nel board strategico inglese e questo ci permetterà di lavorare spesso e a stretto contatto con i colleghi in UK, una cosa che accrescerà certamente le nostre conoscenze e, perché no, anche il mio divertimento.

AC: sganciamoci un attimo dall’argomento specifico, vorrei farti una domanda a carattere più generale. Come vedi il futuro della distribuzione in Italia e non solo?

Ennio Prase: bella domanda. Nel mondo di oggi, soprattutto nel settore specifico è già complicato capire il presente, immaginiamoci il futuro. Quello che vediamo noi – e che poi è anche uno dei motivi di questa scelta – è che le tecnologie del mondo “picture” hanno un trend di crescita nettamente superiore al mondo dell’audio, al quale noi siamo storicamente più legati. Per mondo “picture” intendo tutto ciò che è display, proiezione e LED wall. Questo settore ha però marginalità ridotte, anche in virtù del maggior contenuto tecnologico, e l’unico modo per fare bene era, per noi, aumentare molto il volume d’affari. In questo senso alleanze strategiche, acquisizioni e qualsiasi altra operazione che possa aumentare la “forza” del distributore a parer mio saranno quasi indispensabili per combattere ad armi pari con i “grandi”…

Aldo Chiappini
Editor-In-Chief

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