Quantcast
Channel: Aldo Chiappini, Author at ZioGiorgio.it
Viewing all articles
Browse latest Browse all 127

ZioGiorgio al PL+S Guangzhou: la fiera

$
0
0

Scrivere un articolo su quanto visto a questo PL+S Guangzhou, in Cina, non è cosa semplice. La “questione cinese” in effetti tiene banco nel nostro settore da anni, tanto da potersi annoverare tra le discussioni più gettonate, anche se spesso le informazioni su questo mercato arrivano per “sentito dire” e da fonti non sempre attendibili; il rischio di cadere nei classici luoghi comuni è sempre in agguato. Il contatto diretto, per noi, è avvenuto in occasione di quest’ultimo PL+S Guangzhou, ma abbiamo sempre ascoltato di buon grado i pareri e le considerazioni di chi frequenta la Cina da anni ed alcune dinamiche le conosce per davvero.

fiera padiglioni

Il quartiere fieristico di Guangzhou.

Quindi, come prima cosa, per cercare di inquadrare correttamente la questione, abbiamo cercato di sgomberare il più possibile la mente dai preconcetti e falsi miti e provare ad analizzare oggettivamente fatti, persone e tecnologie.
Qualsiasi riflessione e qualsiasi commento relativo al mercato non può non essere messo in stretta correlazione a quello che è un dato importante, straordinario, con un peso enorme: i numeri!
A titolo di informazione si sappia che la sola “provincia cantonese” (nella realtà chiamata Guangdong di cui Guangzhou è la capitale che comprende all’incirca la costa meridionale della Cina continentale) conta e supera i 130.000.000 di abitanti, mentre l’intera popolazione cinese ­ – con un dato considerato attendibile del 2015 – ammonta a circa 1.500.000.000.
Appare evidente che con numeri del genere qualsiasi business, compreso il comparto dell’audio e della luce professionale, diventa di fatto potenzialmente interessante. Peraltro la crescita economica degli ultimi anni ha portato con sé una serie di cambiamenti, non ultimo la ricerca di un certo stile di vita più “occidentale”, che contempla anche  forme di intrattenimento correlate al nostro settore specifico come concerti, spettacoli, eventi, ed installazioni in genere.

The show:

La trasferta è stata certamente interessante, sia dal punto di vista lavorativo sia, perché no, dal punto di vista “culturale”. La fiera che ha richiamato un grandissimo numero di aziende, ci ha dato la possibilità di conoscere nuove persone, nuove realtà e ci ha permesso di gettare le basi per qualche progetto futuro… Non è forse questo che una fiera di settore dovrebbe fare?

fiera seminari

Durante uno dei seminari all’interno della fiera.

Sebbene al momento in cui scriviamo non siano ancora usciti dei dati completi ed ufficiali, dall’organizzazione ci fanno sapere in via esclusiva che le presenze sono state calcolate nel numero di 68,441 (nel 2015 erano 63,785, con un aumento del 7.3% ) e le aziende espositrici nel 2016 sono state 1,231 da 25 paesi (1,186 nel 2015 con un aumento 3.8%).
Per avere un qualche termine di paragone si consideri che il PL+S di Francoforte, insieme al MusikMesse, ha fatto registrare un numero di visitatori nel 2015 pari a 108.000 e che una fiera di riferimento nel settore della luce, LDI Show di Las Vegas, sempre nel 2015 ha sfiorato le 100.000 presenze. Ma proprio in quei giorni, nel padiglione fieristico immediatamente antistante, andava in scena un’altra fiera focalizzata sul professional entertainment chiamata GET2016 che, almeno ad occhio, ha macinato numeri simili, anche se forse minori rispetto alla più conosciuta e promossa PL+S Guangzhou.

dettagli_2Accedere e muoversi all’interno dei padiglioni dell’enorme complesso fieristico è stato semplice. Il personale, sempre molto attento e diligente, ha saputo gestire in maniera organizzata il flusso di persone che, per indole, è apparso comunque composto ed educato. Qualche miglioramento può essere fatto nell’installazione dei booth, non sempre ordinata e curata nei particolari; cavi passanti sotto la moquette senza un’adeguata protezione, quadri elettrici a vista, tutti accorgimenti risolvibili con qualche accortezza in più.
In fiera non è per nulla scontato l’uso della lingua inglese, e questo ha rappresentato un grosso ostacolo in diverse occasioni. Altrettanto spesso abbiamo trovato persone molto preparate, con una formazione universitaria occidentale, ed in grado di argomentare in maniera convincente ed efficace i prodotti, responsabili marketing abili a promuovere efficacemente l’azienda. Immagine e comunicazione non sembrano avere però una grande importanza, almeno non per tutti, un gap questo che abbiamo registrato essere ancora abbastanza evidente rispetto alle più attrezzate aziende occidentali. Ma le aziende più strutturate si stanno attrezzando con determinazione ed obbiettivi ben definiti.
Buona la presenza dei grandi brand internazionali, chiaro segno che questo mercato ricerca e necessita anche i prodotti “top” gamma ed è pronto a comprendere ed apprezzarne la qualità oggettiva.

fiera padiglioni_2

Un grande plauso infine va fatto al team organizzativo in loco, lo stesso che ci ha gentilmente ospitato e che ci ha supportato in maniera esemplare ed amichevole per tutto il soggiorno al PL+S Guangzhou. Un team di ragazze giovani ­ per lo più provenienti dalla vicina Hong Kong competenti, reattive e concrete!

Prodotti:

Parlare di prodotti è ancora più difficile. Fare una cernita completa evidenziando per giunta qualche cosa di interessante ed originale tra la moltitudine di marchi ed aziende viste, è un’operazione ardua. Come se non bastasse, purtroppo, brevetti e diritti di autore non sono sempre rispettati a causa di una regolamentazione – che dovrebbe comunque esistere a livello internazionale – lacunosa o addirittura assente.

Tra gli stand si trova semplicemente di tutto! Fari motorizzati bizzarri con improbabili matrici a LED, casse acustiche dalla forma molto familiare o palesemente copiata, e aziende che vantano in maniera talvolta chiassosa componentistica di qualità europea (spesso italiana!). Ma anche fixture LED in grado di competere con molti prodotti presenti nel mercato europeo ed occidentale e sistemi audio ben progettati e ben suonanti.
Non c’è poi molto da stupirsi visto e considerato che ormai ci sono mezzi e conoscenze per produrre anche ad alti livelli, grazie ad un know how spesso importato da ingegneri e progettisti europei e soprattutto grazie all’uso di componentistica occidentale e di qualità.
Oltre al discorso qualità, che meriterebbe certamente un’analisi più approfondita, appare spesso chiaro come ci sia un differente approccio da parte delle aziende orientali al business, molto più focalizzate al “produrre”, anche ossessivamente, e meno propense a curare servizi come assistenza e custom care, visti più come “perdita di tempo” che altro. Certo non è la regola, ma di tendenza si può parlare.

fiera soundpower

Il Sound Power all’interno del PL+S di Guangzhou.

In conclusione quello che secondo noi tendenzialmente manca a livello prodotti è la cura del particolare: un rigging poco ottimizzato, un assemblaggio non perfetto e qualsiasi altro piccolo aspetto  che può influenzare parecchio un professionista che deve scegliere un prodotto invece di un altro.
Sia chiaro, in tutta questa panacea di produttori c’è anche chi lavora bene e chi si è saputo distinguere grazie anche ad un’immagine, un marketing organizzato e, perché no, investimenti importanti. Aziende già leader in patria e verosimilmente in grado nel giro di qualche anno  – e non ci sarebbe da stupirsi – di conquistarsi una posizione di prestigio nel settore in genere.
Nonostante questo c’è ancora un alto numero di realtà con strategie più approssimative ed ancora fortemente votate al culto della “copia”, meno propense all’intraprendenza ed all’innovazione e mosse dal solo desiderio di vendere, a qualsiasi costo, anche aggirando e contravvenendo alle più elementari regole di mercato. Questo è un problema reale e tangibile, per tutti: per chi viene copiato, per ovvi motivi, ma anche per tutte quelle aziende che in Cina, come si è detto, lavorano con serietà e tenacia con l’obiettivo di legittimare la loro posizione nel mercato mondiale.
Per giocare un po’ con prodotti e cifre vi rimandiamo alla nostra ZioArea, dove troverete un articolo semi-serio e sicuramente politicamente scorretto…

Aldo Chiappini
Editor-In-Chief

© 2001 – 2016 NRG30 srl. All rights reserved


Viewing all articles
Browse latest Browse all 127