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Alex Britti tour

Durante la stagione estiva, da sempre, il team di ZioGiorgio.it cerca presenziare a tour spettacoli più o meno importanti, con l’obbiettivo di raccontarvi le tecnologie ed il loro utilizzo ed in questo senso, credeteci, le sorprese son dietro l’angolo…

In quest’ottica il tour di Alex Britti intercettato a La Spezia offriva la possibilità di ascoltare il sistema touring ShowMatch di Bose, un sistema “giovane” ma certamente interessante e che mai eravamo riusciti ad ascoltare in una situazione “reale”.
Da quel che abbiamo potuto apprezzare durante tutto il soundcheck (purtroppo non siamo potuti rimanere per lo show…) Show Match ha delle belle carte da giocare e fa della pulizia e del suono “hi-fi” le sue carte vincenti. Considerando peraltro che un sistema che nasce ben fatto dal punto di vista acustico/meccanico ha sempre dei notevoli margini di miglioramento grazie all’intervento dell’elettronica ed in questo senso il team R&D di Bose, in collaborazione con diversi professionisti italiani e non solo, sta implementando continuamente nuovi preset e nuove soluzioni.

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A La Spezia abbiamo anche potuto apprezzare come si può costruire un plot luci con tanti bei “pezzi” senza per questo eccedere con il budget e complicare inutilmente la parte relativa all’installazione che, in un contesto come questo dove il persona al seguito è piuttosto risicato, non è certo un aspetto secondario. Più sotto potrete leggere una intervista alla bravissima Camilla Ferrari che ci ha dato tutte le informazioni del caso.

Quindi, come sempre, la parola passa ai professionisti. Saverio De Bellis è colui che ha curato il PA per la data di La Spezia.

ZioGiorgio: Saverio, che ruolo hai in questa produzione?

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a sx Saverio De Bellis con a dx il datore luci della data di La Spezia Luigi Calabro.

Saverio De Bellis: mi occupo del PA che è di proprietà del service Lombardi e del coordinamento dei vari segnali analogici ed in formato Dante.

ZioGiorgio parlaci della produzione in generale, per poi arrivare nello specifco alla parte audio.

Saverio De Bellis: per la maggior parte delle date viaggiamo in produzione completa con un track caricato a tappo! Quindi il PA, console, rig luci e video LED. L’unica cosa che troviamo sul posto sono i Lahyer, il palco e, quando c’è la copertura.
In merito all’audio stiamo testando da qualche tempo il sistema di Bose Show Match. Si tratta do un impianto due vie gestito da Armonia ed amplificato dai nuovi X8 di Powersoft.
Abbiamo un totale di quattro X8 che vanno a pilotare 12 teste totali di Show Match, anche se oggi, data la location, abbiamo scelto di montarne solo 10. Il cluster è “scomposto” in 4 parti cablato con due gruppi di 3 e due gruppi di due, più due gruppi di sub da 6 cardiodi a terra.
Come ti accennato prima uso Amonia, un software molto potente, dal quale faccio le matrici e tutti gli aggiustamenti del caso.

ZioGiorgio: che idea ti sei fatto del sistema?

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Saverio De Bellis
: è un impianto che suona molto “loudness”, potrei dire molto “Bose”, con suoni potenti e definiti, per certi versi molto “hi-fi” e che tende a piacere un po’ a tutti. E’ un sistema giovane e c’è ancora qualche cosa che deve essere migliorato dal punto di vista meccanico (hardware) e sviluppando ulteriormente i preset in base ai feedback dal campo, una cosa che però richiede inevitabilmente tempo ed esperienza. Inoltre spero vivamente che presto facciano uscire un loro software di predizione acustica dato che con Ease Focus c’è ancora qualche cosina che non torna…

ZioGiorgio: Saverio, la location si può considerare abbastanza “semplice” acusticamente ma qui il problema vero è il volume di palco, pazzesco, anni che non sentivo un palco così!

Saverio De Bellis: eh… ti basti sapere che una volta ho misurato il volume delle sole chitarre di Alex a 115 dB in FoH, una cosa impossibile. Infatti, come hai potuto vedere, l’80% del tempo del soundcheck è dedicato al monitoraggio e a togliere i continui rientri dai microfoni. Oggi, per Alex, abbiamo piazzato 4 monitor della Clair Bros, sperando che non ci chieda di alzare ancora. Però a lui piace così, è uno “alla vecchia” e da gran chitarrista qual è vuole sentire bene il suo suono e noi dobbiamo cercare di fare per il meglio. Certo questo complica inevitabilmente anche il mio lavoro sul PA…

ZioGiorgio: Saverio, parlaci della distribuzione di segnali.

Saverio De Bellis: i segnali sono tutti in Dante tramite gli switch Yamaha RiO, compresa la ridondanza e canali ULX Shure anch’essi in Danti. Tutto il sistema quindi viaggia in CAT6 mentre abbiamo scelto di andare in analogico solo verso i finali Powersoft – che avrebbero potuto essere collegati in Dante anche loro – solo per comodità e velocizzare alcune tempistiche.

Di fianco a Saverio troviamo la regia luci presidiata da Claudio Cianfoni. Abbiamo però intervistato da remoto Camilla Ferrari che si è occupata del progetto luci.

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ZioGiorgio: Camilla, come nasce il concept dello show?

Camilla Ferrari: Il concept è stato pensato da Giancarlo Sforza che ,insieme alla sua squadra ,si è occupato anche dei contenuti video.

ZioGiorgio: Mentre guadavamo il palco di giorno ci era sembrato ci fossero poche fixture, salvo poi rendersi conto che molte sembravano quasi “nascoste”. E’ una cosa che hai ricercato?

Camilla Ferrari: Ho cercato di rispettare l’dea di atmosfera che cercava Sforza e di esprimerla attraverso le possibilità tecniche a disposizione. Abbiamo evitato strutture a vista a sostegno delle luci, proprio per rispettare questa visione di cartellone nel deserto.

ZioGiorgio: Un particolare di effetto, ed in un certo senso insolito, è il Lahyer posizionato proprio in mezzo al palco con il LEDWall che ha effettivamente un ruolo centrale. Puoi spiegarci meglio questo espediente?

Camilla Ferrari: L’idea era di ricreare l’atmosfera delle impalcature spesso situate in luoghi isolati, che servono a sostenere i cartelloni pubblicitari, in stile “america anni 50”
ZioGiorgio: Come abbiamo visto a La Spezia, non sempre riesci ad essere fisicamente presente alle date del tour, come hai organizzato il lavoro in questo senso?
Camilla Ferrari: Il tour lo segue Claudio Cianfoni, con cui ho lavorato insieme alla programmazione luci e video durante l’allestimento. Abbiamo creato delle cue list per ogni brano e nei brani in cui è stato possibile ,le abbbiamo agancciate al timecode, così da dover operare live il meno possibile.
ZioGiorgio: Immagino che il tour di Britti, pur essendo completo, non è certo uno show dai budget faraonici. Come si fa a destreggiarsi al meglio in queste situazioni in cui qualità dei materiali e budget devono andare a braccetto?
Camilla Ferrari: Non credo ci siano trucchi particolari, l’esperienza è l’unico segreto.
Aldo Chiappini
ZioGiorgio Staff

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